A cura di Adele Pietroluongo
dell’Ordo Virginum diocesano
Santo Stefano Gaeta
Signore, sorgente
della nostra speranza,
dacci di scoprire
che la speranza non è
ottimismo ingenuo,
ma che è la virtù di un cuore
che non ignora il dramma
del male dell’umanità,
che non si chiude nel buio,
che non si ferma al passato,
che non vivacchia
nel presente,
ma che sa vedere il domani.
La speranza è la porta
aperta sull’avvenire,
è un seme di vita umile
e nascosto,
che però si trasforma
col tempo
in un grande albero:
è come un lievito invisibile,
che fa crescere
tutta la pasta,
che dà sapore
a tutta la vita.
Basta una sola persona
perché ci sia speranza,
e quella persona
posso essere io,
puoi essere tu.
Poi c’è un altro “tu”
e un altro “tu” e insieme
diventiamo “noi”.
Allora la speranza diventa
realtà condivisa,
rivoluzione
di fiducia e d’amore.
Aiutaci, Signore,
ad essere piccole luci
della Tua speranza
nel mondo.
_Buona giornata insieme “piccole luci di speranza nel mondo”_