MEGLIO UN BAGAGLIO LEGGERO

(Luca 12, 16-20)

Un uomo ricco aveva ottenuto un raccolto abbondante. E rifletteva tra sé: “Che farò? Non ho abbastanza spazio per i miei raccolti. Farò così: demolirò i magazzini e ne costruirò di più grandi, e lì metterò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Hai accumulato abbastanza per anni! Ora riposati, mangia, bevi e goditela!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa la tua vita ti sarà richiesta. E quello che hai preparato, di chi sarà?”.

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A Dio non interessa quanto abbiamo accumulato, né quanto siano grandi i nostri “magazzini”. Ciò che conta per Lui è quanto amore abbiamo nel cuore.

Il Suo desiderio è che la mia anima sia leggera, che il mio sguardo sia rivolto a quell’infinito, a quelle stelle, a quel cielo che simboleggia i veri tesori: la misericordia, la compassione, il perdono, la capacità di donarci agli altri.

Le cose e il denaro stanno davanti a me perché io possa servirmene per amare meglio, per uscire fuori da me stesso, per incontrare e aiutare gli altri. Non per possederle. Possederle ha un inizio e una fine, mentre amare no.

San Paolo ce lo ripete: “Aspirate alle cose di lassù, non a quelle della terra” (Colossesi 3,2).

Diamo a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio. E a noi stessi? Diamo a noi stessi l’occasione di vivere per “Chi” che davvero conta.

Buona giornata! don Stefano